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MONDO: alla Gen Z piacciono le cose 'belle' ed il retail 'fisico'

Cosa distingue la Generation Z dagli altri gruppi demografici? Per i retailer e i fashion brands, la Gen Z può essere trovata a guardare i vestiti tra gli scaffali di un negozio fisico – e spende più soldi dei Millennials, secondo un recente studio rilasciato da LIM College. In quanto clienti abituali e amanti di tutti i tipi di retail fisico, che si tratti di department store, fast-fashion, negozi di generi alimentari e outlet, i Gen Zers fanno shopping “più frequentemente e spendono di più in fashion rispetto ai Millennial”, secondo i ricercatori del college. Nello studio, si è domandato agli intervistati come avrebbero speso un ipotetico buono regalo da $1.000 e il 40 percento degli Gen Zers ha scelto di usarlo in abbigliamento e accessori, rispetto al solo 23 percento dei Millennials. Sebbene diversi nel loro approccio allo shopping, gli intervistati Millennials e Gen Z si sono allineati nei loro valori generali, incluso su chi hanno fiducia e come comunicano tra altri criteri, secondo Robert Conrad e Kenneth M. Kambara, autori del report. Se si vuole vedere la differenza chiave tra le queste due fasce demografiche, Conrad ha scoperto che il valore materiale può avere una maggiore risonanza con la Gen Z, dal momento che “la Gen Z sembra essere più attratta dalle cose rispetto ai Millennials, e sono desiderosi di acquistare abbigliamento e accessori di moda per se stessi.” Ciò è utile per il settore della moda, in quanto i retailer hanno incrementato e migliorato le loro strategie omnichannel e si sono impegnati nel retail 'esperienziale', sotto forma di pop-up shops o attivazioni, per prepararsi a richieste generazionali più giovani. Per i Gen Zers senza carte di credito, la gratificazione immediata è disponibile in nuovi acquisti e shopping bag con manici a nastro da centri commerciali vicini. Un ritorno ai centri commerciali potrebbe anche riflettere la necessità di una rinnovata connessione umana, “socializzare e stare con i propri amici”, anziché la sempre maggiore automazione in tutto il settore. Il desiderio dei Millennials di “esperienze invece di cose” ha permesso all'industria retail di “evolversi nel momento giusto per soddisfare i desideri degli shoppers della Gen Z”, ha aggiunto Kambara.

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