Clarks lancia i suoi primi concept store Cloudsteppers, espandendosi nel settore dell'abbigliamento. Il retailer di calzature sta aprendo tre negozi negli Stati Uniti e nel Sud-est asiatico, proponendo per la prima volta abbigliamento e accessori, come riportato da Retail Week. Il brand ha inaugurato il 5 novembre il suo primo store lifestyle Cloudsteppers in Malesia, prima di aprire il suo secondo punto vendita sempre in Malesia il 7 novembre. Inoltre, a dicembre aprirà il suo primo spazio Cloudsteppers negli Stati Uniti, in Texas. Dopo le prime tre aperture, il brand si sta preparando ad aprire almeno altri 10 concept store negli Stati Uniti e in Asia nel 2026, rafforzando i suoi piani di espansione internazionale. Cloudsteppers è la linea di scarpe leggere, infradito e sandali del retailer, che attualmente rappresenta il più grande brand americano di infradito da donna. Per la prima volta in assoluto, i nuovi negozi venderanno nuove proposte di abbigliamento e accessori, oltre alle calzature. Secondo quanto riportato da Retail Week, le sue linee di prodotti diversi dalle calzature saranno lanciate per gli acquirenti di Clarks UK il prossimo anno. L'offerta di Clarks, oltre alle calzature, includerà felpe con cappuccio, t-shirt, calzini, cappellini e borse a marchio Cloudsteppers. Tuttavia, il retailer punta ad ampliare la propria gamma nel corso del nuovo anno, con l'aggiunta di leggings e giacche a vento. Clarks si appresta inoltre ad ampliare il brand Cloudsteppers con accessori e abbigliamento maschile, con il lancio delle calzature da uomo previsto per gennaio 2026. Peter Quirke, vicepresidente retail di Clarks America, ha dichiarato: “Per decenni abbiamo progettato soluzioni di ammortizzazione e innovazione ultraleggera e siamo orgogliosi di rendere questo comfort ancora più accessibile attraverso nuovi spazi di vendita e un'ampia gamma di prodotti lifestyle. Il lancio di Cloudsteppers come esperienza a sé stante è un traguardo di cui siamo incredibilmente entusiasti e c'è molto altro in arrivo nel 2026.”
Starbucks Coffee sta espandendo la sua presenza in America Latina e Caraibi con l'intenzione di entrare in altre sei città, aprire 145 nuovi punti vendita e lanciare un flagship incentrato sulla comunità a El Salvador. Entro il prossimo anno, la catena di caffè prevede di raggiungere i 1000 punti vendita in Messico e di aprire nuove sedi a Tegucigalpa in Honduras, a Guayaquil in Ecuador, a Las Flores e Mazatenango in Guatemala, a Puerto Varas in Cile e a Providenciales in Turks & Caicos. Tutti i prossimi spazi seguiranno lo Starbucks Greener Stores Framework, progettato per ridurre le emissioni di carbonio, il consumo di acqua e i rifiuti in discarica, nell'ambito degli impegni globali dell'azienda per la sostenibilità. Oltre all'espansione retail, Starbucks inaugurerà Casa Bou entro la fine dell'anno nel centro storico di San Salvador, sviluppato in collaborazione con il partner regionale Premium Restaurants of America. Il punto vendita riutilizzerà l'edificio storico e presenterà opere originali di artisti salvadoregni, offrendo programmi di formazione creativa per i giovani locali. “L'America Latina e i Caraibi sono centrali nella storia di Starbucks, non solo come origine di gran parte del nostro caffè, ma anche come una delle regioni con la crescita più dinamica nel retail”, ha affermato Ricardo Arias-Nath, vicepresidente senior e presidente di Starbucks America Latina e Caraibi. “La nostra continua espansione riflette sia la nostra fiducia nella regione sia il nostro impegno nel creare posti di lavoro, opportunità e connessioni significative attraverso il caffè”. Starbucks, insieme ai suoi 10 partner autorizzati, gestisce attualmente oltre 1800 negozi in 26 mercati dell'America Latina e dei Caraibi.
La piattaforma social Pinterest ha presentato il suo primo assistente visual basato sull'intelligenza artificiale, progettato per trasformare lo shopping e la scoperta online. Il Pinterest Assistant è descritto come molto più di un semplice chatbot, ma piuttosto come uno strumento basato sull'intelligenza artificiale progettato per risolvere il problema “Lo riconoscerò quando lo vedrò” che molte persone riscontrano quando fanno shopping, poiché è stato sviluppato principalmente su un modello di linguaggio visivo basato sull'intelligenza artificiale piuttosto che sul tipico modello testuale. Utilizzando descrittori conversazionali complessi in tempo reale, il Pinterest Assistant consente agli utenti di chattare, collaborare, scoprire e acquistare fornendo consigli personalizzati e ‘proattivi’ e prodotti acquistabili sulla piattaforma social, sfruttando i contenuti e le azioni dei suoi quasi 600 milioni di utenti attivi mensili. Questa iniziativa, afferma, rappresenta un'evoluzione per espandere la ricerca multimodale, consentendo agli utenti di andare oltre una semplice ricerca testuale e di porre domande aperte, consentendo al contesto di fluire senza soluzione di continuità tra immagini, voce e testo. “Con la conversazione vocale, la ricerca su Pinterest diventa ancora più visiva e vicina a come le persone fanno acquisti nella vita reale”, aggiunge la piattaforma in una nota. Pinterest ha affermato che il nuovo strumento di intelligenza artificiale è stato progettato per essere “come un migliore amico che suggerisce il nuovo look perfetto” e agire come un “collaboratore personale” per gli utenti, consentendo loro di scoprire, trovare ispirazione e fare acquisti in un unico posto. Bill Ready, amministratore delegato di Pinterest, ha dichiarato: “Le persone, soprattutto la Generazione Z, dicono che la magia di Pinterest sta nel fatto che ‘mi capisce’, che si tratti di trovare l'outfit perfetto o di conoscere il proprio stile distintivo. Con Pinterest Assistant, stiamo potenziando questa magia sfruttando l'intelligenza artificiale per aiutare i nostri utenti a scoprire e fare acquisti come farebbero con la persona che li conosce meglio.” L'assistente AI è pensato per incoraggiare un'esperienza più conversazionale sulla piattaforma social, aggiunge Pinterest, poiché lo strumento attinge ai salvataggi, alle bacheche e ai collage degli utenti, nonché a quelli con gusti simili, per offrire contenuti personalizzati in base alla loro specifica estetica di design. L'Assistente Pinterest sta iniziando ad essere distribuito in versione beta agli utenti statunitensi di età pari o superiore a 18 anni, con un'implementazione più ampia prevista nelle prossime settimane e mesi. Per parlare con l'assistente, gli utenti toccano l'icona del microfono e dicono ciò che stanno cercando, in modo simile all'invio di una nota vocale a un amico. L'assistente risponderà quindi con risultati visivi personalizzati.
Il lusso è finalmente tornato con i piedi per terra? È quanto emerge da uno studio condotto da Luxurynsight, supportato dalle piattaforme LY Watch e LY Trends - Heuritech, per la prima metà del 2025. Analizzando oltre 100 brand e oltre 10.000 attivazioni, l'analisi evidenzia che il lusso sta affrontando il suo primo rallentamento globale da diversi anni, in un contesto economico più difficile, nel carosello dei direttori creativi e nell'ascesa delle nuove tecnologie. Il mercato dei beni di lusso per la persona si è contratto dell'1% nel 2024, attestandosi a 364 miliardi di euro, sotto la pressione di un contesto macroeconomico più debole, delle nuove politiche tariffarie statunitensi e di una spesa dei consumatori più cauta. Questo periodo ha costretto i brand ad un profondo riorientamento strategico, privilegiando la qualità rispetto alla quantità, la localizzazione rispetto alla globalizzazione e l'esperienza rispetto al solo prodotto. Sono emerse diverse tendenze importanti, che delineano i contorni di un settore in piena trasformazione.
- Flagship sempre più esperienziali. Di fronte a una clientela più selettiva, i luxury brand hanno deliberatamente ridotto il volume delle loro attivazioni del 2% su base annua. La strategia ora è quella di dare priorità a iniziative più mirate, più approfondite e di maggiore impatto, piuttosto che a operazioni media globali su larga scala. Questo calo quantitativo maschera un salto qualitativo nell'attivazione, più locale e più esperienziale. I diversi segmenti del lusso si stanno allineando a questo approccio: Profumi e Cosmetici sono diventati il motore dell'attività, rappresentando il 44% di tutte le attivazioni, davanti a Moda e Pelletteria, 32%, e Orologi e Gioielli, 24%. In risposta al rallentamento della crescita, il settore ha investito molto nel retail esperienziale. Le attivazioni retail sono aumentate del 48% rispetto alla prima metà del 2024, diventando un pilastro centrale della strategia del marchio. I negozi si stanno trasformando in destinazioni culturali progettate per creare un legame emotivo duraturo con il cliente. Tra gli esempi più significativi figurano ‘The Louis’ a Shanghai: uno spazio Louis Vuitton multisensoriale che integra un bar, mostre e lounge VIP; e la Dior Gold House a Bangkok. In Cina, la tendenza è quella di avere meno flagship store, ma più grandi e ambiziosi, in grado di attrarre sia il grande pubblico che i Very Important Client, VIC, che si prevede saranno i principali motori della crescita entro il 2027.
- Prezzi finalmente stabilizzati? Per rafforzare la propria rilevanza, i brand puntano su iniziative legate alla scena locale. La Fête de la Musique, ad esempio, ha catalizzato numerose iniziative, consentendo ai brand di associarsi in modo autentico alla cultura locale e di raggiungere un pubblico giovane e connesso. Questa ricerca di risonanza culturale si riflette anche nella partecipazione ad eventi come la Milano Design Week, dove Louis Vuitton e The Row hanno lanciato collezioni di articoli per la tavola. Questa strategia estende l'universo del brand dalla passerella al living, raggiungendo nuovi pubblici benestanti e rafforzando la rilevanza culturale. In generale, la pressione sul potere d'acquisto potrebbe segnalare la fine dell'aumento sostenuto dei prezzi del lusso. Secondo Luxurynsight, il prezzo medio di borse e articoli di pelletteria è aumentato solo dell'1,2% su base annua nella prima metà del 2025, una normalizzazione dopo i significativi aumenti osservati dopo il Covid. Questa strategia varia a seconda della regione, con aumenti più marcati in Giappone per compensare la debolezza dello yen. Allo stesso tempo, si sta assistendo ad una tendenza verso legami più stretti tra moda di lusso e gioielleria, con i brand che estendono la loro offerta a pezzi più esclusivi e con margini più elevati. Dior, con i suoi pendenti a forma di rossetto tempestati di gemme, e Gucci, attraverso la sua collaborazione con Pomellato, mirano a catturare la domanda resiliente di una clientela di fascia alta meno sensibile alle crisi economiche.
- La cosmetica cavalca l'onda della tecnologia. Il segmento Profumi e Cosmetici, l'unico in crescita, si affida fortemente alla tecnologia per stimolare la domanda. Il mercato del beauty personalizzato, che dovrebbe raggiungere i 44 miliardi di euro nell'anno fiscale 2026, è diventato una priorità strategica. I brand stanno implementando l'intelligenza artificiale generativa, il 3D e l'analisi dei dati per fornire raccomandazioni ultra-personalizzate. La partnership di L'Oréal con NVIDIA per perfezionare la sua piattaforma Noli e la collaborazione di Estée Lauder con Google Cloud illustrano questa corsa all'innovazione. L'obiettivo è duplice: soddisfare le aspettative dei consumatori e ottimizzare i costi di acquisizione, con un potenziale aumento del ROI del marketing dal 10% al 30% e un aumento delle vendite dal 5% al 15%. Il turnover tra i direttori creativi ha, da parte sua, contribuito a un rinnovato interesse dei clienti per il settore Moda e Pelletteria. Una strategia criticata da Jonathan Siboni, fondatore di Luxurynsight, lo scorso settembre. Nonostante ciò, in un contesto competitivo, i marchi cercano di reintrodurre novità e rilevanza culturale e di riconnettersi con le generazioni Z e Alpha, che rappresenteranno oltre il 50% dei 300 milioni di nuovi consumatori di lusso previsti nei prossimi cinque anni.
- Micro-tendenze e prezzo record dell'oro. Sul fronte creativo, il settore Moda e Pelletteria si sta orientando verso micro-tendenze che riflettono il desiderio di comfort, eleganza sobria e un legame con la tradizione sportiva o equestre. Il rapporto Luxurynsight evidenzia tre tendenze chiave. Golfcore Chic: un'estetica che fonde codici preppy e atletici, come polo a maniche corte, gonne a pieghe, cresciuta del 19% in Europa. Horse Girl Reclaiming: eleganza equestre che combina codici tradizionali e comfort moderno, con una forte crescita degli stivali da equitazione in Cina, +9%. Infine, Summer at Lord's: ispirata al cricket vintage, sinonimo di sofisticatezza rilassata. Queste tendenze illustrano un movimento più ampio verso il ‘soft luxury’ o ‘quiet luxury’, in cui il valore percepito risiede nella qualità, nell'autenticità e nella versatilità dello stile di vita, piuttosto che in loghi ostentati. Infine, il settore dell'oro e della gioielleria ha dovuto fare i conti con l'impatto dei dazi statunitensi del 39% sulle importazioni svizzere e, per la gioielleria, con la pressione combinata di un franco svizzero forte e dei prezzi record dell'oro. Questi fattori hanno portato ad un aumento generalizzato, seppur variabile, dei prezzi negli Stati Uniti nel secondo trimestre del 2025, che varia dal 2,5% per alcuni operatori al 6,9% per altri. L'alta gioielleria, nel frattempo, si sta dimostrando resiliente, beneficiando della domanda sostenuta da parte dei clienti più facoltosi di pezzi unici e artigianali. Secondo un report di BCG e Altagamma, i clienti ‘top-tier’, lo 0,1% dei consumatori, generano il 23% delle vendite totali del lusso. Catturare questa clientela è quindi diventato un imperativo strategico per stabilizzare i ricavi, il che spiega il lancio di pezzi eccezionali e gli investimenti in flagship store dedicati alla gioielleria.
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