CINA: Louis Vuitton presenta a Shanghai un nuovissimo concept retail, se non addirittura uno spettacolo, The Louis
Mentre il desiderio delle cose belle della vita si affievolisce significativamente nel vasto mercato del lusso cinese, Louis Vuitton alza la posta, incantando la sua ricca base di fan con un nuovissimo concept retail, se non addirittura uno spettacolo: The Louis. Boutique, caffè e, ultimo ma non meno importante, spazio espositivo tutto in uno: non ci si può aspettare che sia ‘confezionato’ in modo tradizionale, ovviamente. Con l'obiettivo di solleticare tutti i sensi, The Louis, situato nel centro commerciale HKRI Taikoo Hui, è un'audace affermazione e si presenta nella forma di un vecchio piroscafo. Il concept trae ampio spunto dalla storia di Louis Vuitton del XIX secolo, che produceva bauli per i viaggi transoceanici, riflettendo al contempo la cultura portuale di Shanghai, antica porta d'Oriente. Nel 1868, Louis Vuitton presentò un baule rivestito di zinco in grado di resistere all'umidità e al calore durante il trasporto marittimo, e quasi sette decenni dopo, diversi architetti moderni furono incaricati di progettare cabine moderne per transatlantici. A tal proposito, utilizzarono i bauli di Louis Vuitton, a testimonianza del legame della maison con l'Union des artistes modernes, un'influente associazione francese di artisti di varie discipline. Di conseguenza, la facciata del Louis è composta da giganteschi bauli impilati, ma, come detto, a forma di nave a vapore. Progettato internamente, l'ingresso del Louis si trova a prua della nave, a livello stradale, proprio accanto ad una grande ancora a forma di Louis Vuitton. All'interno, i clienti si imbattono in una serie di sezioni diverse, ognuna delle quali espone collezioni specifiche dell'ampia gamma di prodotti Louis Vuitton, tra cui borse da donna e da uomo, scarpe, occhiali, gioielli, penne, giocattoli e, naturalmente, guide turistiche. Infatti, all'interno della struttura si trova il Café Louis Vuitton, con un design d'interni che richiama i transatlantici del passato e, ovviamente, un'elegante terrazza esterna sul ponte. Qui, lo chef Leonardo Zambrino supervisiona un menu che presenta il meglio dell'incontro tra Oriente e Occidente, lo ‘stile Shanghai’ che fonde il meglio delle influenze europee e cinesi. La pasticciera Zoe Zhou aggiunge raffinatezza gourmet con un'ampia gamma di creazioni raffinate. Inoltre a bordo si può trovare la Sala Profumi che ricorda come il beauty abbia sempre viaggiato con Louis Vuitton, dai kit da toilette in coccodrillo e cristallo all'elegante revival del profumo nel 2016 del maestro profumiere Jacques Cavallier-Belletrud. Flaconi storici e il moderno Malle Découverte sono esposti come contenitori di profumo e immaginazione. La mostra in questione è una vera e propria chicca per gli appassionati di Louis Vuitton, catturata da un'avvincente scenografia progettata dall'architetto Shohei Shigematsu del celebre studio di architettura olandese OMA. La mostra inizia al primo piano e prosegue fino al secondo, che conduce al negozio di articoli da regalo e poi ai negozi. La mostra si apre con una doppia cronologia che ripercorre le origini della maison. Un percorso segue le sue radici ad Asnières, dove l'atelier originale divenne la culla dell'artigianato e dell'eredità familiare. L'altro percorso ripercorre il profondo legame di Louis Vuitton con il mondo marittimo, dai bauli progettati per i viaggi transatlantici al suo ruolo in regate storiche come la Louis Vuitton Cup. Dopo aver attraversato l'allucinatorio Trunkscape, i visitatori entrano in Origins, una sala interamente dedicata a pezzi storici reinterpretati attraverso una lente innovativa, che celebra bauli e pelletteria al centro dell'Arte del Viaggio. La sezione Libri presenta la genealogia letteraria della famiglia Vuitton. Qui, una rara raccolta di scritti, schizzi e conferenze di viaggio di Gaston-Louis Vuitton, uno dei membri più illustri della famiglia, dà il tono a una narrazione in cui i bauli diventano biblioteche e la lettura è una forma di viaggio. La sezione Sport rende omaggio alla storica affinità di Louis Vuitton per il movimento e la competizione, con bauli da trofeo realizzati ad Asnières per la Formula 1, la FIFA e i Giochi Olimpici, tra gli altri. La sezione Moda e Pelletteria mette in mostra un processo di reinvenzione creativa. In mostra, borse iconiche Louis Vuitton come Alma, Speedy, Noé, Keepall e Petite Malle, evolute sotto la guida artistica di successivi direttori artistici e creativi come Marc Jacobs, Nicolas Ghesquière, Kim Jones, il compianto Virgil Abloh e, ultimo arrivato, Pharrell Williams. Infine, gli spazi Laboratorio e Test svelano come ogni capo Louis Vuitton sia realizzato per durare. Dall'atelier di Asnières ai siti specializzati in tutta la Francia e oltre, precisione e passione sono al centro della produzione.
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