MONDO: Thermore, produttore di isolanti termici per l'abbigliamento, si sta facendo strada nel settore della moda

Thermore, produttore di isolanti termici per l'abbigliamento, si sta facendo strada nel settore della moda. “Abbiamo iniziato nel segmento tecnico. L'isolamento sintetico veniva inizialmente utilizzato nelle tute da sci. Con l'evoluzione dello stile, la moda ha abbracciato i materiali tecnici, e oggi rappresenta la quota maggiore del nostro business”, ha raccontato a FashionNetwork.com il CEO Patrizio Lorenzo Siniscalchi. L'azienda, fondata a Milano dal padre Lucio nel 1972, si è evoluta fino a diventare il primo ingredient brand del settore e oggi fornisce isolamento down-free ad un'ampia gamma di brand fashion e del lusso. Sotto la guida di Siniscalchi Jr., ha rafforzato il suo rapporto con i consumatori finali, sempre più esigenti. “Quando sviluppiamo un nuovo prodotto isolante, non pensiamo al nostro cliente diretto, ma all'utente finale”, osserva il CEO. L'ultima collaborazione è con Jaked, che presenta l'isolamento Thermore nella nuova collezione di capispalla del brand per la stagione Autunno/Inverno 2025. Le giacche Impact Evo, progettate per il racing, il fitness e l'abbigliamento sportivo, uniscono stile e funzionalità, sfruttando la tecnologia Ecodown Fibers Ocean, certificata bluesign e OEKO-TEX. Oggi, Thermore genera un fatturato di 13 milioni di euro, con Stati Uniti ed Europa come mercati principali. “Circa il 10% delle vendite proviene dall'Asia, principalmente Corea e Giappone. Abbiamo uffici a New York e Tokyo. Circa il 90% della produzione è in Estremo Oriente, perché lì vengono realizzati i capi isolanti”, ha aggiunto Siniscalchi. Sulla questione urgente dell'impatto del fast fashion, “è necessario un cambiamento. Dobbiamo essere più attenti ai nostri consumi”, ha osservato l'amministratore delegato. “Non utilizziamo piumino, ma fibre riciclate da bottiglie disperse in mare, contribuendo così a prevenire la formazione di enormi isole di plastica negli oceani. Investiamo in questo da 40 anni. Abbiamo lanciato il nostro primo prodotto riciclato negli anni '80. All'inizio era difficile trovare materie prime con la stessa qualità del poliestere vergine. Oggi, il 98% del nostro isolamento è realizzato con materiale riciclato. I trucioli utilizzati per produrre le bottiglie in PET sono migliori di quelli utilizzati per le fibre”, ha concluso Siniscalchi.

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